Giorgio Falossi – Dicembre 1999

VOLUME 2000 4- e 5- EDIZIONE-DICEMBRE 1999

ENCICLOPEDIA DEI PITTORI SCULTORI ITALIANI DEL NOVECENTO A CURA DI GIORGIO FALOSSI

Colori raffinati e cantanti che aiutano a comporre il grande mosaico bizantino, prezioso distillato di istinti, gioioso invito alla vita in una visione che dà apertura alla speranza.

C’è un equilibrio di avventura fanciullesca ma anche un forte intuito in queste pitture specie quando si vedono gli interni centrali trasformarsi nelle varie successioni con la capacità di immettere, nella strada mantenuta, un registro malta ampio di riflessioni, che sorgono, volute o spontanee, dagli slanci emotivi di Luciano Cirillo. .

Bisogna comunque tener presente che la pittura di Luciano Cirillo non nasce cosi, ne cosi terminerà, ma un cammino, un percorso inquieto e di ricerca, bisognoso di un continuo slancio che gli faccia sempre superare i pericoli della ripetizione o di una astrazione che può divenire rigida sino ad essere sclerotica.

Due momenti di particolare rilievo: le opere strette e lunghe realizzate senza alterare la continuità del tratto grafico e dove il colore si insinua amabilmente e, opere quadrate o rettangolari che aprono ad un centro chiaramente leggibile, traboccante di chiarori cromatici, su cui gravitano episodi e, qualche volta anche spazi geometrici, sempre equilibrati da conclusioni sfumate verso l’intensità della periferia”.