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Università popolare Milano 1970

In occasione della mostra personale presso Università popolare di Milano maggio 1970. La corrente del Surrealismo che chiede all’arte di dar voce all’inconscio riflesso nei sogni; di esprimerlo nei simboli in una realtà primordiale, sembra rivivere nell’opera di Luciano Cirillo.Ma fino a che punto si può parlare d’inconscio, di sogno? La tematica costante del pittore […]

GIORGIO FALOSSI – 1985

Presentazione a cura di Giorgio Falossi Gennaio 1985

Luciano Cirillo apre Ia sua stagione artistica con una duplice premessa, quella tecnica e quella culturale.
La prima sara acquisita nei suoi contatti con Ia scuola di Brera, Ia seconda, sicurmente molto importante e piu rara, sara acquisita da Luciano Cirillo con Ia lettura lunga ed attenta della svolgersi dell’arte, approfondendone quelle parti in cui e il pensiero che si identifica con l’espressione estetica, e l’uomo che vi si avvicina diviene parte, perche lo comprende meglio e bene, di un certo progresso storico, inserendosi in un estasi da definirsi addirittura divina.

Marina Pizziolo – 1986

Per alcuni artisti Ia pittura rappresenta una mera ricerca formale, cromatica. Per altr,i al contrario, forme e colori sono sola­ mente il pretesto per sottintendere funambolismi concettuali dal significate “esoterico”, riservato ad una ristretta cerchia di iniziati.

Luigi Valerio – 1987

LUCIANO CIRILLO
VALIDO RAPPRESENTANTE Dl QUESTO NOSTRO INQUIETO E TORMENTATO NOVECENTO
a cura di LUIGI VALERIO (pubblicato sui mensile l’agenda della Lombardia Aprile 1985 sulla pagina a cura di Arnoljo Fierli)- (sui quotidiano il giorno il 15 marzo 1987)

Antonino De Bono – Aprile 1987

LUCIANO CIRILLO ha completato con successo il corso d’arte all’accademia di BRERA, mettendo a fuoco lunghe ricerche nel campo estetico.
II suo” iter” passa logicamente, come i grandi artisti, attraverso varie esperienze stilistiche, rivolte ad approfondire il significate e il valore dell’analisi.

Vincenzo Bendinelli – 25 giugno 1989

Intraprendere una analisi della pittura di Luciano Cirillo implica a priori la presenza di un atto di grande umiltà per poter meglio legger i contenuti etici ed estetici dell’opera di questo autentico pittore, dalla natura immediata ed istintuale e dalla forza creativa primordiale, dominata, però dalla par­tecipazione di una mente attenta

Giovanni Cappuccio – 27 Ottobre 1990

Non è la prima volta che Luciano Cirillo, un nostra concittadino, viene alla ribalta della cronaca giornalistica per la sua opera di pittore; non e fortuito che di lui abbiano già parlato e scritto pienamente e in modo lusinghiera, vari critici d’arte che vanno per la maggiore: Antonino De Bono, in “Arte più Arte”; Luigi Valerio, sui “giorno” a più riprese Giorgio Seveso e altri.

Cataldo Russo – Ottobre 1996

II percorso artistico di Luciano Cirillo è caratterizzato da un multiforme e variegato interesse verso ogni forma di espressione grafica e scultorea.
Tutto ciò a testimonianza di una personalità ricettivo-creativa e di una tensione artistica di altissimo livello, degni dei più grandi maestri.

Massimiliano Ferrari – 13 Febbraio 1997

Luciano Cirillo, un artista che, senza esitazione, vogliamo appellare come “artista vero”, usando le virgolette non per relativizzarne la definizione, ma per precisarne la sua portata semantica. Quello che colpisce infatti della straordinaria produzione del Cirillo è la sua costante “tensione al superamento”: superamento dei mezzi espressivi esplorati nel fieri della sua ricerca, superamento dei contenuti comunicati, superamento delle stesse modalità interpretative della realtà esterna e della sua stessa pittura.

Giorgio Falossi – Dicembre 1999

Colori raffinati e cantanti che aiutano a comporre il grande mosaico bizantino, prezioso distillato di istinti, gioioso invito alla vita in una visione che dà apertura alla speranza.
C’è un equilibrio di avventura fanciullesca ma anche un forte intuito in queste pitture specie quando si vedono gli interni centrali trasfor­ marsi nelle varie successioni con la capacità di immettere, nella strada
mantenuta, un registro malta ampio di riflessioni, che sorgono, volute
o spontanee, dagli slanci emotivi di Luciano Cirillo

Stefano Zanelli – Febbraio 2007

Descrivere le opere di Luciano Cirillo non e una cosa semplice, perchè la sua e una pittura fatta di allegoria dagli alti contenuti morali, civili e religiosi, mediate da una vasta conoscenza letteraria e storica, la cui comprensione non può essere affidata alle sole emozioni del momento.
Lui stesso ne e consapevole, al punta da ripetere spesso che a differenziare un artista cinquecentesco da
un moderno none la tecnica pittorica, ma solo il momento storico nel quale si e trovato a vivere;

Antonio Capano – Luglio 2017

Si è chiusa il giorno 19 luglio 2017 nella sede della Pro loco di San Martino Cilento (SA) la mostra d’arte, basata su originali, litografie, stampe, diplomi ed articoli di riviste, riguardanti l’intensa attività di Luciano Cirillo, nato ad Agropoli il 13 dicembre 1945, da tempo trasferitosi a Cologno Monzese, di cui chi scrive presenta un’ampia scheda facendo proprie, se considerate consone al
proprio sentire, anche brani scelti delle numerose recensioni scritte da firme autorevoli nei riguardi dell’artista e da lui presentate nella mostra.

Angela Furcas – 4 luglio 2017

Seguendo il pittore nell’esposizione dei suoi quadri, notavo che la sua enfasi si accentuava nel descrivere le misure delle sue opere e laddove eccedessero, tracimava la soddisfazione di chi si meraviglia di se stesso, della grandezza della propria passione che dilaga anche nelle dimensioni, che permettono una molteplicità di tasselli per amplificarne la bellezza e la poesia.

Maria Rosaria Verrone – Luglio 2017

II maestro Luciano Cirillo e stato definito un “vulcano in eruzione’, se consideriamo attentamente tutta la sua interessante è ricchissima produzione artistica, questa espressione rispecchia in pieno la personalità dell’ eclettico pittore, scultore e poeta nato nel Cilento, precisamente ad Agropoli, ma adottato dalla Lombardia dove tuttora vive.

Gerardo Pecci – 10 Luglio 2019

Questa sera è una particolare e felice emozione per me perché mi trovo a contatto con le arti figurative, mi trovo a contatto con la pittura del Maestro Cirillo che apprezzo da quello che vedo già in questa sala e mi trovo a contatto con la fotografia, mi trovo a contatto con un territorio straordinariamente ricco e stratificato di opere d’arte, un territorio meraviglioso, questo del Salernitano e del Cilento in particolare.

Luciana Capo – 1 agosto 2019

L’artista vanta una produzione sontuosa, stratificata, potente come “Il Monumento alla vita” dedicato alla città di Peschiera Borromeo (Fusione in bronzo), come “I segni della libertà” (olio su pannello), come “I sentieri di pace” , “L’inconscio” e le sue inquietudini e una delicatissima mostra-collezione dedicata alla danza.
Egli ha un impulso nativo, una formidabile capacità di assimilare e trasformare la vita e nelle sue opere non ci sono atmosfere ovattate o tentazioni nascoste, ma c’è una Verità che ha qualcosa di disarmante e compiaciuto come una luce attraversata da brividi.